La mera esistenza delle "città rifugio" è uno degli aspetti più incomprensibili dell'attuale momento politico. Abbiamo leggi chiare, completamente costituzionali, che regolano l'immigrazione, e si considera del tutto normale che dozzine delle nostre città e stati più grandi non solo ignorino, ma attivamente violino queste leggi, fino ad arrivare a criminalizzare comportamenti che forniscono assistenza agli agenti federali che fanno rispettare le nostre leggi. È una scelta diretta quella di optare per un paese più pericoloso, più disordinato, meno piacevole. È anche uno sforzo calcolato e sistematico per minare l'America come un vero paese con un confine. Non dovrebbe essere permesso. Ogni funzionario del settore pubblico che sostiene le leggi sulle città rifugio sta contribuendo a una cospirazione per violare le leggi degli Stati Uniti e dovrebbe essere accusato di conseguenza.
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